spese condominiali suddivisione

Spese condominiali, ripartizione tra inquilino e proprietario: la guida.

Spese condominiali: a chi spettano le spese di pulizia? E quelle di ristrutturazione? Facciamo chiarezza. 

Le spese condominiali sono spesso oggetto di dibattito tra inquilino e proprietario dell’abitazione. Così come per tutte le altre spese legate al contratto di affitto, per fare chiarezza è necessario fare riferimento al Codice Civile, che le suddivide in base alla loro natura. 

Spese condominiali, la differenza tra ordinarie e straordinarie

In linea generale, come previsto dall’art. 1576 del Codice civile, “il locatore deve eseguire, durante la locazione, tutte le riparazioni necessarie, eccetto quelle di piccola manutenzione che sono a carico del conduttore”. Al conduttore spettano anche, salvo patto contrario, le spese di conservazione e di ordinaria manutenzione delle cose mobili. 

In altre parole, questo significa che le spese ordinarie legate alla gestione della casa in affitto spettano all’inquilino mentre quelle straordinarie sono a carico del proprietario di casa: una distinzione che si riflette anche per quanto riguarda le spese condominiali. 

Infatti, le spese condominiali possono essere a loro volta suddivise in:

  • spese ordinarie, ovvero relative all’abituale gestione dell’edificio, di carattere generico e prevedibile. Ad esempio, rientrano in questa categoria le spese relative alla pulizia periodica delle scale, ma anche quelle riguardanti l’illuminazione degli spazi comuni e la manutenzione degli spazi esterni. 
  • spese straordinarie, di carattere occasionale e imprevedibile, che riguardano interventi più importanti ed onerosi. Rientrano in questa categoria i lavori di ristrutturazione delle parti comuni e le modifiche strutturali effettuate sull’edificio. 

Così come sancito dall’art. 9 della Legge sulle locazioni di immobili urbani, le prime spettano all’inquilino che dovrà quindi provvedere al pagamento di tutto ciò che riguarda la pulizia, il funzionamento e l’ordinaria manutenzione dell’ascensore, ma anche alla fornitura dell’acqua, dell’energia elettrica, del riscaldamento e del condizionamento, necessari per la gestione degli spazi comuni, così come lo spurgo dei pozzi neri e la fornitura di altri servizi comuni. 

Nel caso in cui il conduttore non faccia fronte alle spese per più di 2 mesi, il locatore ha diritto a richiedere la risoluzione del contratto di affitto. 

Casi particolari

Ci sono poi dei casi particolari, in cui entrambe le parti (locatore e conduttore), devono provvedere al pagamento di alcune spese condominiali

Ad esempio, per quanto riguarda l’assicurazione dello stabile, compresi gli impianti, questa spetta in misura uguale sia all’inquilino che al proprietario in ragione del 50% ciascuno. 

Stessa situazione per quanto riguarda il compenso dell’amministratore di condominio e le spese relative al noleggio della sala per le riunioni condominiali

Per una visione più chiara e schematica della suddivisione delle spese condominiali, ti invitiamo a consultare questa tabella nella quale sono indicate con P le spese che spettano al proprietario e con I quelle spettanti all’inquilino

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