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Bonus Prima Casa, riparte il conto per le scadenze temporali

Dal 1 gennaio 2022 è ripartito il conteggio dei mesi entro i quali adempiere agli obblighi previsti dal Bonus Prima Casa.

Ecco come calcolare le nuove scadenze!

Con il Decreto Liquidità n.23 del 2020 lo Stato aveva deciso di sospendere in via eccezionale tutte le scadenze previste dal Bonus prima casa, considerando la situazione particolare creata proprio dalla diffusione del COVID-19.

Il provvedimento, poi prorogato con il Decreto Milleproroghe, ha rappresentato un aiuto importante per i cittadini italiani che hanno potuto continuare ad usufruire delle agevolazioni sull’acquisto sapendo di avere più tempo a disposizione per far fronte ai termini per il cambio di residenza o per la vendita della casa precedentemente acquistata con i benefici. 

Ma adesso il periodo di “congelamento” delle scadenze dovuto alla pandemia è terminato.

Infatti con l’inizio di quest’anno è ufficialmente ripartito il computo dei mesi entro cui è necessario ottenere i requisiti previsti dal Bonus per l’acquisto della Prima Casa.

Bonus prima casa: tutti gli obblighi e le relative scadenze

Attenzione quindi alle tempistiche, pena la decadenza delle agevolazioni fiscali applicate in sede di acquisto. 

Ma quali sono nello specifico i termini da tenere d’occhio? 

  1. Entro 18 mesi dal rogito si deve procedere a spostare la residenza nel Comune in cui si è acquistato l’immobile con le agevolazioni; 
  2. entro 12 mesi il contribuente che ha ceduto l’immobile comprato con i benefici prima dei 5 anni deve procedere all’acquisto di un altro immobile da adibire a nuova abitazione principale; 
  3. entro 12 mesi il contribuente che ha acquistato un immobile da adibire ad abitazione principale deve procedere alla vendita dell’abitazione già acquistata usufruendo del bonus e ancora in suo possesso al momento del rogito; 
  4. infine, ci sono 12 mesi di tempo per riacquistare la prima casa ai fini della fruizione del credito di imposta sull’imposta di registro pagata. 

Il contatore relativo alle scadenze da rispettare per usufruire delle imposte ridotte sull’acquisto dell’abitazione principale è ripartito, e il conteggio prende il via da dove si era fermato.

Pertanto, per capire quali sono i termini effettivi entro i quali devi adempiere agli obblighi, è necessario considerare quando hai stipulato l’atto, a che punto era arrivato a febbraio 2020 il conteggio dei mesi utili a spostare la tua residenza o a vendere la vecchia casa, e cominciare a contare di nuovo da adesso in poi, dato che è stato  “neutralizzato” tutto il periodo tra il 23 febbraio 2020 e il 31 dicembre 2021. 

Ma facciamo chiarezza con due esempi concreti

ESEMPIO 1 → Mettiamo il caso di un acquisto di prima casa avvenuto a novembre 2019.

Dal momento che da febbraio 2020 in poi le scadenze sono state bloccate, si dovrà procedere al trasferimento della residenza entro marzo 2023. Questo perché, in base alla normativa, verranno conteggiati come validi solo i 3 mesi da novembre 2019 a febbraio 2020 e si riprende a contare il restante a partire dal 1 gennaio 2022, fino a raggiungere i 18 mesi totali. 

ESEMPIO 2 → Supponiamo invece che l’acquisto sia avvenuto tra febbraio 2020 e il 31 dicembre 2021: che cosa cambia?

In questo caso, tutti i termini erano già fermi al momento del rogito. Così il calcolo inizia a decorrere proprio da gennaio 2022.

Questo significa che si dovrà procedere al trasferimento della residenza entro il 1 luglio 2023, oppure alla vendita dell’immobile già acquistato con le agevolazioni entro dicembre 2022. 

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