Puoi dichiarare la residenza in un immobile di tua proprietà che hai concesso in locazione? Quali sono i rischi?
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Se stai leggendo questo articolo, probabilmente stai pensando di affittare un immobile di tua proprietà per poterti trasferire in un’altra abitazione e ti stai chiedendo come devi comportarti per quanto riguarda la residenza.
Puoi mantenerla presso la tua proprietà anche dopo aver stipulato un contratto di locazione?
Vediamolo insieme.
Mantenere o trasferire la residenza?
Per rispondere in modo completo a questa domanda è necessario fare prima un passo indietro e considerare che cosa prevede la Legge.
Innanzitutto, definiamo cosa si intende per indirizzo di residenza:
l’indirizzo di residenza è il luogo in cui la persona ha la propria dimora abituale, ovvero il luogo in cui il soggetto vive abitualmente.
Quindi, da un punto di vista legale, l’indirizzo di residenza che viene registrato presso l’ufficio Anagrafe indica l’immobile nel quale l’individuo dimora con caratteristiche di stabilità.
Questo significa che, in caso di necessità, le autorità competenti (ufficiali giudiziari o polizia) potranno recarsi all’indirizzo riportato nel registro e trovare il soggetto che ha dichiarato qui la propria residenza, dal momento che ciascuno di noi ha l’obbligo di rendersi reperibile.
Per questo motivo è importante, una volta che ci si trasferisce, andare quanto prima in Comune a comunicare il cambio di residenza presso la nuova dimora, evitando di lasciarla registrata presso un’abitazione nella quale, in realtà, non si abita più.
Illegale invece è dichiarare di avere la residenza in un’abitazione in cui, effettivamente, non si è mai presenti o non si abita più da tempo.
Dichiarare all’ufficio Anagrafe la propria residenza presso un indirizzo fittizio è infatti considerato falso in atto pubblico e può essere punito con sanzioni e con la dichiarazione di irreperibilità (e la conseguente cancellazione dalla popolazione residente nel Comune).
Quando si può mantenere la residenza?
La situazione varia in base al tipo di locazione stipulata tra proprietario e inquilino.
Infatti, se decidi di dare in affitto tutto l’appartamento e andare a vivere altrove, allora la tua residenza dovrà essere necessariamente trasferita.
Diverso è il caso in cui tu desideri locare solo una o più stanze dell’immobile pur continuando a vivere lì.
Per l’affitto che riguarda soltanto una porzione della tua casa, la residenza potrà essere mantenuta presso lo stesso indirizzo, anche se hai stipulato un contratto di locazione.
Sottolineiamo inoltre che non esiste una soluzione contrattuale predefinita per la locazione di parte dell’immobile; tu proprietario puoi accordarti con l’inquilino in base alle necessità e scegliere tra contratto a canone libero, a canone concordato, oppure transitorio secondo quanto stabilito dalla legge 431/98, che norma la locazione di unità intere.
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