Incarico di mediazione e mandato di vendita: che differenza c’è?

Meglio un mandato di vendita o un incarico di mediazione? Quali sono le finalità di entrambe le tipologie? Scopriamolo insieme.

Se hai deciso di vendere casa affidandoti ad un’agenzia immobiliare, sicuramente ti sarai imbattuto almeno una volta in questi due concetti: incarico di mediazione e mandato di vendita.  

Spesso (ed erroneamente) usati come sinonimi, l’incarico di mediazione e il mandato di vendita sono in realtà due contratti molto diversi tra loro, utilizzati di frequente in ambito immobiliare e disciplinati dalla Legge Italiana.  

Ma come funzionano? Che cosa li differenzia e cosa comporta la scelta dell’uno piuttosto che l’altro? Vediamolo insieme.  

Il mandato di vendita 

Il mandato di vendita (conosciuto anche come mandato a vendere) è un contratto con il quale una parte, ovvero il mandante, attribuisce ad un’altra parte, ossia il mandatario, il potere di compiere delle azioni giuridiche per suo conto.  

Si instaura così un rapporto di collaborazione e dipendenza con cui il mandatario riceve a tutti gli effetti l’incarico di rappresentare il mandante nello svolgimento di alcune azioni e nella conclusione di atti giuridici.  

Nello specifico, in ambito immobiliare, il mandato a titolo oneroso può conferire al mandatario la possibilità di portare a termine, ad esempio, la vendita di un immobile. Si tratta quindi di un incarico unilaterale in quanto il mandatario agirà solo ed esclusivamente in base agli interessi del mandante.  

Inoltre, ricordiamo che il mandato di vendita può essere redatto con o senza rappresentanza: nel primo caso il mandatario potrà agire a tutti gli effetti per conto del committente mentre, nel secondo caso, agirà in nome proprio e, soltanto successivamente, trasferirà gli effetti del contratto.  

L’incarico di mediazione 

Viceversa, l’incarico di mediazione non trasferisce alcun potere decisionale.  

Infatti, attraverso un incarico di mediazione si delega una parte, detta mediatore, a mettersi in contatto con un’altra per portare a termine un affare.  

Sempre per fare un esempio in ambito immobiliare, se si decide di vendere/affittare casa affidando l’incarico di mediazione ad un’agenzia immobiliare, l’agente avrà il compito di trovare un acquirente o un affittuario ma non di decidere per conto delle parti coinvolte.  

Si tratta, quindi, di un contratto in cui l’agente immobiliare è equidistante sia dal venditore che dall’acquirente, in una situazione di totale imparzialità.  

Le principali differenze 

Come spiegato nei due paragrafi precedenti, la prima e più importante differenza tra mandato di vendita e incarico di mediazione riguarda senza dubbio il potere decisionale: con il mandato, una terza parte può compiere degli atti giuridici al posto del mandante mentre, con un incarico di mediazione, è il cliente stesso a decidere su tutte le questioni.  

La seconda e principale differenza è che il mediatore è una figura equidistante dalle parti e fa gli interessi di entrambi, mentre il mandatario agisce solo ed esclusivamente negli interessi del cliente dal quale viene retribuito.  

Infine, la terza differenza è che il mandato di vendita non comprende solo gli atti per i quali è stato conferito, ma riguarda anche tutto ciò che è necessario per il suo compimento. Viceversa, con l’incarico si delega un agente immobiliare a trovare l’acquirente, ma non a decidere al posto suo.  

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