Mutuo a breve o lungo termine? Tasso fisso o variabile? Ammortamento all’italiana o alla francese? Facciamo chiarezza.
Se stai pensando di comprare casa, molto probabilmente avrai anche iniziato ad informarti sul mutuo e su tutto ciò che lo riguarda: tassi di interesse, ammortamenti, rate, ipoteche, le cose da sapere sono tante ed è facile perdersi.
Cerchiamo allora di fare chiarezza e di analizzare insieme tutti i fattori coinvolti in una scelta importante come quella di un mutuo ipotecario.
Il tasso di interesse: fisso, variabile, misto, doppio
Che si tratti di un mutuo ipotecario o di una qualsiasi altra tipologia di mutuo, devi sapere che la rata da corrispondere mensilmente è composta da due elementi: la quota capitale, ovvero l’importo effettivo del finanziamento, e la quota interessi.
Per questo motivo, una delle prime valutazione da effettuare, dopo aver definito la cifra totale di cui si necessita, è la scelta del tasso di interesse più adeguato alle proprie esigenze personali, economiche e familiari.
Di tassi di interesse ne esistono ben quattro tipologie: fisso, variabile, misto e doppio.
- Come già dice la parola stessa, il tasso fisso rimane costante per tutta la durata del mutuo, così come la rata da corrispondere mensilmente in modo da avere la certezza che l’impegno finanziario non cambi nel corso del tempo.
- Viceversa, il tasso di interesse variabile si modifica a scadenze prestabilite rispetto al tasso di interesse definito in partenza e seguendo le oscillazioni dei mercati monetari e finanziari. Va da sé che, in questo modo, la rata mensile varia in base all’andamento dei mercati .
- Alcune banche propongono poi il tasso di interesse misto che consente di passare dal tasso fisso a quello variabile (e viceversa) a scadenze fisse o in presenza di determinate condizioni indicate dal contratto.
- Infine, con il tasso doppio, il mutuo viene suddiviso in due parti di cui una con il tasso fisso ed una con il tasso variabile (soluzione poco diffusa e praticata).
Comprare casa con mutuo: il piano di ammortamento
Una volta scelta la tipologia di tasso di interesse è necessario valutare il piano di ammortamento, ovvero il progetto di restituzione del debito.
Il piano di ammortamento riporta al suo interno l’importo erogato, l’ammontare delle singole rate, la data entro cui restituire il debito, la periodicità delle rate, i criteri utilizzati per determinare l’ammontare di ciascuna rata e il debito residuo in corrispondenza di ciascuna rata.
In Italia il piano di ammortamento più diffuso è quello alla francese, in cui la rata è fissa per tutto il tempo e composta da una quota capitale crescente e da una quota di interessi decrescente. Di conseguenza, nei primi tempi si pagheranno soprattutto gli interessi mentre, man mano che il capitale viene restituito, la quota interessi si riduce ed aumenta quella capitale.
In alternativa si può optare anche per un piano di ammortamento all’italiana, molto meno diffuso, in cui la rata è composta da una quota fissa di capitale e da una quota decrescente di interessi.
Come è facile intuire, il piano di ammortamento varia in base alla durata del mutuo scelta (da un minimo di 5 anni ad un massimo di 40 anni) quindi a parità di tasso, più è lungo il periodo di ammortamento, inferiore sarà l’importo della rata e viceversa. Mentre, per quanto riguarda gli interessi, maggiore sarà la durata e più alto sarà il costo complessivo degli interessi.
Adesso che sai tutto sul mutuo, è il momento di trovare la casa giusta per te e per la tua famiglia!
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P.S. Per saperne di più sul mutuo, dai un’occhiata anche agli articoli dedicati sul nostro blog.