limite isee 40000 euro

Nuovo Bonus prima casa giovani, l’ostacolo dell’ISEE

Nuove agevolazioni e nuovi problemi da risolvere: perché il requisito dell’ISEE fissato a 40.000 euro può creare problemi a molti giovani acquirenti?

Il decreto Sostegni bis ha introdotto nuove agevolazioni per i giovani che vogliono comprare una nuova casa.

Il DL riserva loro dei benefici davvero vantaggiosi, quali:

-la concessione della garanzia statale fino all’80% su finanziamenti per l’acquisto o per l’acquisto con interventi di ristrutturazione (purché i lavori comportino un accrescimento dell’efficienza energetica di almeno due classi) per tutti quegli immobili dislocati sul territorio nazionale, tali da essere adibiti ad abitazione principale;

l’esenzione dalle imposte di registro, ipotecarie e catastali collegate all’acquisto;

-un ristoro dell’ammontare dell’IVA versata in caso di compravendita da impresa costruttrice, sotto forma di credito d’imposta pari all’IVA corrisposta all’impresa. Tale credito può essere portato in diminuzione dalle imposte di registro, ipotecaria e catastale, sulle successioni e donazioni dovute sugli atti e sulle denunce presentati dopo la data di acquisizione del credito; può essere utilizzato in compensazione, ma in ogni caso non dà luogo a rimborsi.

Come abbiamo approfondito in un altro articolo del blog La Fortezza, tutto questo è rivolto a chi compra una prima casa non accatastata in una delle categorie cosiddette di lusso (A/1, A/8, A/9) e possiede precisi requisiti:

  1. non aver compiuto 36 anni di età nell’anno in cui l’atto è rogitato;
  2. avere un ISEE che non superi i 40.000 euro annui;

È evidente che le condizioni offerte sono più che vantaggiose, ma attenzione: proprio quest’ultimo requisito, quello relativo al reddito, può tendere spiacevoli tranelli.

Infatti, se guardiamo più da vicino quella che è la reale situazione delle famiglie italiane, ci rendiamo subito conto che il limite ISEE fissato a 40.000 euro in molti casi rappresenta un ostacolo per l’accesso ai benefici.

Il problema sta nel fatto che l’Italia è uno dei Paesi europei in cui l’età media di uscita di casa è più alta e in continua crescita, con il 49,2% dei giovani tra i 25 e i 34 anni che attualmente vivono ancora con i genitori.

Questa situazione, che è proprio uno dei motivi che ha spinto il governo ad incentivare l’autonomia abitativa tramite le nuove agevolazioni che abbiamo elencato sopra, sottintende che il calcolo dell’ISEE dei giovani che abitano con mamma e papà dovrà comprendere anche i redditi e/o le pensioni di quest’ultimi.

Dunque anche giovani precari o neoassunti rischiano di veder sfumare la possibilità di beneficiare del nuovo Bonus prima casa e della Garanzia del Fondo Consap all’80%, perché l’ISEE sfora il limite dei 40.000 euro annui.

C’è un solo modo per far sì che il requisito reddituale non rappresenti un impedimento: uscire dal nucleo familiare.

Il ragazzo infatti potrà stabilire la sua residenza in un luogo diverso, andando a vivere temporaneamente in un nuovo appartamento o a convivere con un amico o un coinquilino il cui reddito non sia tale da poter compromettere il calcolo dell’ISEE.

Un’altra soluzione è quella di frazionare la casa dei genitori in due unità abitative distinte e fissare la residenza del giovane in una di queste per il tempo necessario ad ottenere l’agevolazione.

Questa seconda alternativa non è sempre facilmente praticabile e sarà da considerare esclusivamente se le condizioni, i costi e le tempistiche necessari per realizzarla risultino davvero convenienti.

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