affitto e locazione differenze

Affitto e locazione, qual è la differenza?

Anche se i termini affitto e locazione vengono usati spesso come sinonimi, non indicano la stessa cosa. Vediamo quali sono le differenze.

Affitto e locazione rappresentano due situazioni contrattuali differenti, sebbene nel gergo comune spesso vengano confusi e utilizzati indistintamente.

Per non sbagliare sarà utile analizzare le loro caratteristiche principali ed i riferimenti normativi.

L’affitto

La parola affitto è sicuramente più utilizzata rispetto al termine locazione, anche se il più delle volte in modo scorretto.

Infatti, il contratto di affitto rientra nella categoria più generale di contratto di locazione e riguarda l’uso di un bene produttivo per un determinato tempo, dietro corresponsione di un canone.

Si tratta di un contratto consensuale che può avere per oggetto qualunque bene mobile, immobile (o un complesso di beni mobili e immobili), capace di produrre altri beni economicamente valutabili, quindi aziende, fondi rustici, boschi, miniere, cave e torbiere, secondo quanto indicato dall’art. 2562 del Codice Civile.

In pratica il proprietario (affittante o locatore) consente l’uso e il godimento del bene produttivo all’affittuario (locatario o conduttore) che si impegna al pagamento di un canone in un’attività finalizzata a valorizzare e incrementare la produttività dell’immobile, ma senza mutare la sua destinazione economica originaria.

Infatti in base all’art. 1615 del Codice Civile, l’affittuario deve curare la gestione del bene in conformità della sua destinazione economica e nell’interesse della produzione. A lui spettano i frutti e le altre utilità.

Chi concede l’immobile in affitto è tenuto a consegnarlo con i suoi accessori e le sue pertinenze, in condizioni idonee al godimento e nello stato adatto all’uso e alla produzione cui è destinato.

La locazione

La norma di riferimento per la locazione è l’art.1571 del Codice Civile, che la descrive come il contratto in base al quale una parte concede a un’altra di godere di una cosa mobile o immobile, per un periodo di tempo determinato e dietro il corrispettivo di un pagamento.

Dunque anche nel contratto di locazione abbiamo due parti: 

  • il locatore, che concede l’utilizzo del bene e deve:
    1. consegnare al conduttore la cosa locata in buono stato di manutenzione
    2. mantenerla in stato da servire all’uso convenuto;
    3. garantirne il pacifico godimento durante la locazione (art.1575)
  • il locatario, a cui viene concesso di utilizzare il bene per un periodo di tempo.

Per quanto riguarda la durata, il contratto può essere a tempo determinato o indeterminato.

Nel caso di locazione, il locatario può decidere di subaffittare il bene, anche se non può cedere il contratto a qualcun altro.

Affitto e locazione, la differenza

Come abbiamo detto, potremmo definire l’affitto come un particolare tipo di locazione.

È evidente che la differenza principale tra i due contratti consiste nel fatto che il contratto d’affitto ha come oggetto beni in grado di produrre ricchezza, mentre la locazione riguarda beni improduttivi (o produttivi solo potenzialmente), come ad esempio un immobile ad uso residenziale o un ufficio.

Quindi, mentre il locatario si limita a utilizzare il bene locato, l’affittuario oltre ad utilizzarlo gode anche degli introiti della propria produzione.

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