Il decreto Liquidità proroga le scadenze per chi è interessato al Bonus prima casa. Ecco come cambiano i riferimenti temporali utili per non decadere dall’agevolazione.
Il Bonus prima casa è un’agevolazione che permette all’acquirente di pagare imposte ridotte sull’acquisto di un’abitazione in presenza di determinate condizioni.
Sul blog dell’Agenzia La Fortezza abbiamo già parlato di questo beneficio, spiegando l’entità dello sconto e mettendo in luce tutti i requisiti necessari per ottenerlo; puoi cliccare qui per leggere adesso il nostro articolo dedicato.
Oggi torniamo sull’argomento con importanti aggiornamenti, perché il decreto Liquidità in vigore a partire dal 9 aprile 2020 ha introdotto novità significative.
Infatti in questo periodo di emergenza sanitaria e di stasi economica, il governo ha pensato di dare un po’ di respiro ai contribuenti con una proroga delle scadenze.
Nell’articolo 24 del testo ufficiale del decreto si parla del congelamento dei termini per usufruire delle agevolazioni fiscali legate alla prima casa fino alla fine di quest’anno.
Nel dettaglio, dal 23 febbraio fino al 31 dicembre 2020 sono sospesi:
→ il termine di 18 mesi entro cui il contribuente deve spostare la residenza nel Comune dove si trova il fabbricato acquistato con le agevolazioni prima casa;
→ il termine di 12 mesi entro cui il contribuente che ha ceduto l’immobile comprato con il Bonus prima casa prima dei 5 anni deve procedere all’acquisto di altro immobile da adibire a nuova abitazione principale;
→ il termine di 12 mesi entro il quale il contribuente che ha acquistato un immobile da adibire ad abitazione principale deve procedere alla vendita dell’abitazione ancora in suo possesso;
→ il termine di 12 mesi entro cui riacquistare la prima casa ai fini della fruizione del credito d’imposta sull’imposta di registro pagata.
Questo significa che la “conta” dei mesi a disposizione per adempiere agli obblighi torna a decorrere a partire dal prossimo anno, per evitare che chi ha venduto casa prima dei 5 anni, chi non ha concluso la vendita dell’immobile posseduto e chi non ha fatto in tempo a spostare la residenza entro 18 mesi nella nuova prima casa si trovi a dover versare le imposte precedentemente scontate dal bonus.